In occasione della II Settimana di Azione per la Promozione della Cultura Romanì e per il Contrasto all’Antiziganismo, promossa dall’UNAR (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica), Ludovica Burrascano (Attivista METE) ha scritto un Manifesto Umanista.
La pace e l’uguaglianza non sono soltanto valori ideali, ma le fondamenta imprescindibili di una società giusta e sostenibile. In un mondo sempre più interconnesso e interdipendente, la costruzione di una convivenza armoniosa e rispettosa delle diversità è una necessità urgente.
Questo manifesto nasce con l’intento di delineare un percorso collettivo verso un futuro di pace e uguaglianza, basato su principi di solidarietà, rispetto reciproco e giustizia sociale.
La pace non è semplicemente l’assenza di conflitti armati, ma uno stato di equilibrio e dialogo tra individui, comunità e nazioni. Per costruire una pace duratura, è fondamentale adottare politiche che promuovano l‘educazione alla non – violenza, investendo nell’istruzione come chiave per formare generazioni capaci di risolvere i conflitti attraverso il dialogo e la mediazione.
È altrettanto essenziale lavorare per la giustizia sociale, eliminando le disuguaglianze economiche e sociali che generano tensioni e instabilità, e favorire la cooperazione internazionale per costruire elezioni pacifiche tra popoli attraverso la diplomazia, gli scambi culturali e il sostegno reciproco. La pace è un cammino che richiede l’impegno di tutti: dai singoli cittadini ai leader politici, dalle istituzioni locali agli organismi internazionali.
Ogni gesto quotidiano di solidarietà, rispetto e comprensione contribuisce a tessere una rete di relazioni pacifiche che può trasformare il mondo.
L’uguaglianza è il pilastro su cui si fonda una società giusta e prospera. Tuttavia, ancora oggi milioni di persone subiscono discriminazioni basate su genere, etnia, religione, orientamento sessuale o condizione economica, come i Rom e i Sinti, che da secoli affrontano emarginazioni e pregiudizi.
Queste comunità sono speso vittime di discriminazioni sistematiche che riguardano l’accesso all’istruzione, al lavoro e all’abitazione, e sono sovente rappresentate attraverso stereotipi negativi che alimentano la loro esclusione sociale.
Superare queste barriere richiede un impegno collettivo per smantellare i pregiudizi e promuovere politiche di inclusione capaci di garantire pari opportunità e dignità per tutti.
Per superare queste barriere e costruire una società realmente inclusiva, è necessario garantire pari opportunità, implementando politiche che assicurino l’accesso equo all’istruzione, al lavoro, ai servizi sanitari e alla partecipazione politica, richiamando l’appello lanciato nel 2015 da giovani rom, sinti e non rom nel manifesto presentato alle istituzioni italiane. Questo documento, frutto della Convention Primavera Romanì, chiedeva con forza il superamento dei “campi rom” e dei ghetti, l’accesso equo a istruzione e lavoro, e la lotta contro l’odio e la ghettizzazione.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha riconosciuto il valore di questa iniziativa, sottolineando l’importanza della partecipazione attiva d queste comunità per costruire un’Italia più inclusiva e giusta. È fondamentale promuovere la diversità, valorizzando le differenze culturali, linguistiche e identitarie come risorse e non come ostacoli, e combattere ogni forma di discriminazione attraverso leggi più forti e campagne di sensibilizzazione sull’importanza dell’uguaglianza dei diritti.
L’uguaglianza non significa omologazione, ma il riconoscimento e il rispetto della dignità e dei diritti di ogni individuo. È solo attraverso l’inclusione e la partecipazione di tutti che possiamo creare una società realmente democratica e solidale.
Questo manifesto è un invito a riflettere e ad agire. La pace e l’uguaglianza non sono traguardi irraggiungibili, ma obiettivi concreti che possiamo realizzare insieme. Ognuno di noi ha il potere di fare la differenza, attraverso scelte quotidiane che favoriscano la comprensione, il rispetto e la giustizia. Rinnoviamo il nostro impegno a costruire ponti invece di muri, a cercare soluzioni comuni invece di divisioni, a difendere i diritti di chi non ha voce. La pace e l’uguaglianza sono il sogno che ci unisce.
Non lasciamo che resti solo un sogno: facciamo in modo che diventi realtà. Uniti, con coraggio e determinazione, possiamo costruire un futuro migliore, in cui nessuno venga lasciato indietro e tutti possano vivere in dignità, libertà e armonia.